Nel panorama delle lesioni traumatiche alla mano, la lesione di Stener rappresenta una condizione che richiede attenzione e competenza specialistiche. A illustrarne le caratteristiche e i possibili trattamenti ai microfoni di Qui Salute Magazine è il Prof. Mario Igor Rossello, illustre chirurgo della mano.
Cos’è la lesione di Stener?
“La lesione di Stener è una rottura del legamento collaterale ulnare dell’articolazione metacarpo-falangiale del pollice” spiega il Prof. Rossello. “Un esempio classico è la cosiddetta ‘lesione dello sciatore’, che si manifesta quando la racchetta da sci cade e trascina il pollice in una posizione innaturale, causando la rottura del legamento”.
Diagnosi e trattamento
La gestione della lesione dipende dalla gravità del danno. Secondo il chirurgo, nelle forme meno gravi è possibile adottare un trattamento conservativo: “Queste lesioni possono essere trattate con tutori costruiti su misura e modellati seguendo un certo criterio”.
Tuttavia, nei casi più severi, quando il legamento subisce una rottura completa e provoca grave instabilità e deficit funzionali, l’intervento chirurgico diventa indispensabile. “Il trattamento chirurgico richiede un talento specifico: il legamento distaccato deve essere reinserito nella sede originale, spesso utilizzando micro ancore. Questi dispositivi, frutto delle ultime innovazioni tecnologiche, consentono una reinserzione solida, stabile ed efficace, permettendo un ritorno più rapido alla normale funzionalità” conclude il chirurgo.