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Nella nuova puntata de “La cura inizia dall’ascolto”, format settimanale di Qui Salute Magazine in onda su Radio Nostalgia, si è parlato di una patologia tanto comune quanto spesso sottovalutata: il dito a scatto. Ospite della trasmissione, il Prof. Mario Igor Rossello, il quale ha spiegato con chiarezza cause, sintomi e soluzioni per questa condizione, che può incidere in modo importante sulla qualità della vita di chi ne soffre.

«Il dito a scatto è una patologia molto frequente», ha spiegato il professor Rossello. «Si manifesta inizialmente come una forma infiammatoria che interessa uno dei tendini deputati al movimento delle dita. Come tutte le patologie infiammatorie, anche questa può essere trattata in una prima fase con approccio conservativo».

Il trattamento iniziale, infatti, non richiede necessariamente il ricorso al bisturi. «Si può intervenire con antinfiammatori, riposo funzionale della mano, e talvolta anche con un’infiltrazione steroidea. In alcuni casi – ha aggiunto Rossello – possono essere utili dei tutori, che aiutano a mantenere il tendine in una posizione di scarico».

Ma cosa succede quando il dolore e la difficoltà di movimento persistono nonostante la terapia conservativa? «Se questo trattamento non dà i risultati sperati – ha precisato il professore – si passa a un’opzione chirurgica. L’intervento è molto semplice, si esegue in anestesia locale e in regime ambulatoriale».

Il gesto chirurgico è tanto rapido quanto risolutivo. «Si tratta di liberare il tendine da un piccolo ispessimento, che ne impedisce il normale scorrimento all’interno della puleggia. Una volta rimosso questo ostacolo, il dito torna a muoversi in modo fluido e senza dolore».